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Modello Pin 2.3 DICH.PROD 2018- Dichirazione di prodotto.
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Premessa modello DICH. PROD.
Il modello DICH. PROD. rappresenta il documento dei Vigili del Fuoco attraverso il quale il Professionista antincendio dichiara che i prodotti da costruzione messi in opera rispondono alle prestazioni richieste dal punto di vista antincendio, riguardo i requisiti di reazione al fuoco e di resistenza al fuoco, avendo preso visione delle informazioni e delle procedure fornite dal fornitore/produttore dei prodotti impiegati ed avendo verificato la corretta posa in opera dei prodotti stessi.
I prodotti classificati ai fini della reazione al fuoco e della resistenza al fuoco quando sono stabilmente inseriti in una costruzione sono definiti prodotti da costruzione. La definizione di prodotto da costruzione secondo il regoamento 305/2011 è la seguente: "Qualsiasi prodotto o kit fabbricato e immesso sul mercato per essere incorporato in modo permanente in opere di costruzione o in parti di esse e la cui prestazione incide sulla prestazione delle opere di costruzione rispetto ai requisiti di base delle opere stesse."
Ad esempio una porta EI rientra tra i prodotti da costruzione mentre un tendaggio o un materasso non sono considerati prodotti da costruzione, in quanto non installati stabilmente nell'opera da costruzione.
Il Regolamento Prodotti da Costruzione (UE) 305/2011 (CPR), entrato in vigore il 1/7/2013, ha sostituito la Direttiva 89/106/CEE sui prodotti da costruzione (CPD) e ha fissato le condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione. Quindi un qualsiasi prodotto da costruzione dotato di norma armonizzata deve rispettare i requisiti del regolamento 305/2011.
Le norme armonizzate sono quelle pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea. Per visionare l'ELENCO DEI PRODOTTI SOGGETTI A MARCATURA CE, clicca sul seguente link:
Norme Armonizzate pubblicate sulla Gazzetta Europea
Per conoscere invece l'elenco dei prodotti che possono ottenere la Marcatura CE volontaria tramite la Certificazione ETA per la valutazione tecnica europea, clicca sul seguente link: Procedura ETA permarcatura CE
La European Technical Assessment (ETA) fornisce una procedura indipendente a livello europeo per valutare le caratteristiche prestazionali essenziali dei prodotti da costruzione non standard.
L'ETA offre ai produttori un percorso volontario per ottenere la marcatura CE, quando il prodotto non è o non è completamente coperto da una norma armonizzata (hEN) ai sensi del Regolamento sui prodotti da costruzione (UE) 305/2011.
La marcatura CE basata sull'ETA consente ai produttori di commercializzare liberamente i propri prodotti sull'intero mercato interno europeo e di introdurre prodotti innovativi e nuove funzionalità di prodotto in tempi brevi. La procedura ETA offre una serie di ulteriori vantaggi,che accelera notevolmnte i tempi di immissione sul mercato europeo del prodotto. -
LC prot. n. 1681 11/02/2014 - Chiarimenti sull’uso della modulistica di prevenzione incendi in materia di resistenza al fuoco (casi di applicazione di CERT.REI e DICH.PROD)
La presente lettera circolare intende fornire le indicazioni per il corretto utilizzo della modulistica inerente la resistenza al fuoco anche al fine di uniformare le modalità di presentazione delle segnalazioni certificate di inizio attività nel settore della prevenzione incendi.
In linea generale, il modello CERT.REI rappresenta il documento principale per comprovare, da parte del professionista antincendio, le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti da costruzione o degli elementi costruttivi, così come riscontrate in opera. In particolare, il CERT.REI deve essere prodotto in ogni circostanza in cui la prestazione di resistenza al fuoco riguarda un elemento costruttivo quale che sia il metodo di determinazione (sperimentale, analitico o tabellare) ivi inclusi i casi in cui si faccia ricorso al fascicolo tecnico di cui all’allegato B al DM 16/2/2007.
Il modello DICH.PROD interviene, sostituendo il CERT.REI, in tutti i casi in cui la prestazione di resistenza al fuoco possa essere garantita dalla sola corretta posa in opera del prodotto.
Caso particolare è costituito dall’impiego di prodotti che contribuiscono alla resistenza al fuoco dell’elemento protetto: in tale circostanza il modello DICH.PROD riguardante il prodotto protettivo si aggiunge al modello CERT.REI riguardante l’elemento costruttivo protetto.
La tabella 1 fornisce indicazioni in merito all’impiego dei modelli per la "certificazione" di resistenza al fuoco per le varie tipologie di prodotto o elemento costruttivo posto in opera.
La sezione della tabella 1 relativa al "Metodo di valutazione" è da ritenersi puramente indicativa e non limitativa di diversi metodi di verifica previsti nel DM 16/2/2007 per la classificazione o la valutazione di resistenza al fuoco di prodotti o elementi costruttivi.Categoria del DM 16/2/2007 Prodotto/elemento costruttivo Metodo di classificazion Note Generale Id. Prodotto Elem. costrutt. T A S A.1
Elementi portantiA.1.1 Muri, Solai, travi, colonne C C C A.1.1 Tetti, balconi, scale, passerelle - C C A.1
Elementi portanti
e compartim.tiA.2.1 Muri C C C A.2.2 Solai C C C A.2.3 Tetti - C C A.3
Elementi protettiviA.3.1 Controsoffitti privi di intrinseca resistenza al fuoco - D - A.3.2 Rivestimenti, pannelli, intonaci, vernici e schermi protettivi dal fuoco - D - A.4
Elementi non portantiA.4.1 Pareti divisorie (comprese quelle che presentano parti non isolate) C C C A.4.2 Controsoffitti dotati di intrinseca resistenza al fuoco - - C A.4.3 Facciate (curtain walls) e muri esterni (che includono parti vetrate) - C C A.4.4 Pavimenti sopraelevati - - C A.4.5 Sistemi di sigillatura di fori passanti e di giunti lineari - - D A.4.6 Porte e chiusure resistenti al fuoco (comprese quelle che includono parti vetrate e accessori), e rispettivi sistemi di chiusura - - D A.4.7 Porte a prova di fumo - - D A.4.8 Chiusure dei passaggi destinati ai nastri trasportatori e ai sistemi di trasporto su rotaia - - D A.4.9 Canalizzazioni di servizio e cavedi - - D A.4.10 Camini - - D A.4.11 Rivestimenti per pareti e soffitti - - D A.5
VentilazioneA.5.1 Condotte di ventilazione - - D A.5.2 Serrande tagliafuoco - - D A.6
VentilazioneA.6.1 Cavi elettrici e in fibre ottiche e accessori; Condotte e sistemi di protezione dal fuoco per cavi elettrici - - DC Nota 1 A.6.2 Cavi e sistemi di cavi elettrici o per la trasmissione di segnali di diametro ridotto (diametro inferiore a 20 mm e muniti di conduttori inferiori a 2,5 mm2) - - DC A.7
Sistemi di controllo dei fumi e del caloreA.7.1 Condotti di estrazione del fumo per comparto singolo - - DI/CI Nota 2 A.7.2 Condotti di estrazione del fumo resistenti al fuoco per comparti multipli - - DI/CI A.7.3 Serrande per il controllo del fumo di un comparto singolo - - DI/CI A.7.4 Serrande per il controllo del fumo di comparti multipli - - DI/CI A.7.5 Barriere al fumo - - DI/CI A.7.6 Evacuatori motorizzati di fumo e calore(ventilatori), giunti di connessione - - DI/CI A.7.7 Evacuatori naturali di fumo e calore - - DI/CI Nota 1 Si rimanda alla dichiarazione di conformità dell’impianto di cui all’art. 7 del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 gennaio 2008 n. 37 che citerà i riferimenti dei documenti riportati nell’elenco allegati del modello DICH.PROD relativi ai prodotti impiegati. Per impianti non ricadenti nel campo di applicazione del DM 37/08, si ricorrerà, a seconda dei casi, ai modelli DICH.IMP e CERT.IMP con le medesime indicazioni.
Nota 2 Si rimanda, a seconda dei casi, ai modelli DICH.IMP o CERT.IMP che citeranno i riferimenti dei documenti riportati nell’elenco allegati del modello DICH.PROD relativi ai prodotti impiegati. In caso di installazione di singoli prodotti non riconducibile alla compilazione dei modelli citati, sarà necessaria la compilazione del modello DICH.PROD.Legenda
Simbolo Descrizione T Metodo tabellare di cui al DM 16/2/2007 ed alla circolare prot. 1968 del 15/2/2008 per i muri portanti S Metodo sperimentale di cui al DM 16/2/2007 (allegato B) A Metodo analitico con gli Eurocodici C Modello CERT.REI D Modello DICH.PROD DC Dichiarazione di conformità dell’impianto di cui al DM 37/08 DI/CI Modello DICH.IMP o CERT.IMP - Modalità di compilazione del mod. Pin 2.3 2018 DICH.PROD
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Alacuni esempi di dichiarazione di prodotto mod. DICH PROD
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Porta EI interna all'opera da costruzione
Porta EI interna all'opera da costruzione
Documetazione da allegare al DICH PROD:- Dichiarazione di conformità del prodotto a firma del produttore (per prodotti omologati);
- Dichiarazione di corretta posa in opera del prodotto redatta dall’installatore.
Lettera circolare prot. 16746 del 6/11/2019
Lettera circolare prot. 8809 del 17/06/2022Altre informazioni Quando una porta REI è interna Anche se potrebe sembrare evidente, la differenza tra porta interna e porta esterna è oggetto di un dibattito molto intenso soprattutto nel settore tagliafuoco. La linea attuale è quella più semplice cioè sono porte esterne quelle che separano un ambiente esterno da quello interno. In questo caso, ad esempio, le porte di ingresso di un appartamento in un condominio sono porte interne a meno che la scala sia esterna, come nel caso di una scala di sicurezza esterna con pavimento e/o setti laterali realizzati con materiali combustibili.
In altre parole la porta esterna è definita come la porta inserita nell’involucro di un edificio che separa il clima esterno da quello interno e il cui impiego principale è il passaggio di pedoni.
La porta interna è definita come il prodotto da costruzione progettato e utilizzato per chiudere un’apertura permanente inserita in elementi di separazione interni di un edificio e il cui impiego principale previsto è il passaggio di pedoni.
Si chiede se è possibile installare una porta esterna all'interno dell'edificio. La risposta sembrerebbe affermativa dal momento che la porta esterna deve rispondere a molti più requisiti di una porta interna. Invece sembrerebbe che non sia possibile installare una porta per utilizzo interno sull'involucro esterno dell'edificio.
Normative porta EI interna Le porte esterne sono normate dalla EN 14351-1 (norma armonizzata) mentre le porte interne sono normate dalla EN 13451-2 norma non ancora armonizzata.
Pertanto, le porte esterne sono soggette al Regolamento da Costruzione 305/2011 e quindi alla DoP (dichiarazione di prestazione) e Marcatura CE mentre le porte interne alla procedure nazionali di omologazione (Omologazione del prodotto e Certificato di conformità).
Come è realizzata una porta tagliafuoco Una porta resistente al fuoco è solitamente composta da un’anta con un nucleo resistente al fuoco, ferramenta specifica che include anche un dispositivo chiudiporta, guarnizioni intumescenti (che in caso di incendio, colmano gli spazi necessari alla porta per aprirsi e chiudersi).
Per la tenuta ai fumi, le porte possono essere dotate di guarnizioni di battuta realizzate con mescole di base gommosa e di guarnizioni saliscendi per la battuta inferiore. In ogni caso va rispettata la configurazione che il produttore ha appositamente determinato per raggiungere le performance desiderate e vendute nella specifica fornitura.
Documentazione che deve consegnare il produttore Di seguito si riporta l'elenco della documentazione obbligatoria che il produttore deve fornire unitamente alle porte resistenti al fuoco:
Porte resistenti al fuoco omologate (porte interne):- Copia atto di omologazione in corso di validità;
- Libretto di installazione uso e manutenzione;
- Dichiarazione di Conformità;
- Allegato Grafico;
- Marchio di conformità apposto sul prodotto.
Porte resistenti al fuoco marcate CE (porte esterne):- Certificato di Costanza;
- Dichiarazione di Performance (DoP);
- Marchio CE sul prodotto;
- Libretto di installazione uso e manutenzione.
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Porta EI interna all'opera da costruzione
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Porta EI esterna all'opera da costruzione
Porta EI esterna all'opera da costruzione
Documetazione da allegare al DICH PROD:
Se la porta è stata immessa sul mercato dopo il 1/7/2013 data di entrata pienamente in vigore del Regolamento UE n. 305/2011- dichiarazione di prestazione (D.o.P) ai sensi del Regolamento Prodotti da Costruzione n.305/2011
- Dichiarazione di corretta posa in opera del prodotto redatta dall’installatore.
- copia della dichiarazione di conformità CE ovvero della certificazione di conformità CE e relativa documentazione di accompagnamento
- Dichiarazione di corretta posa in opera del prodotto redatta dall’installatore.
Scarica esempio Dich. Prod. 2018 porta EI immessa sul mercato dopo il 1 luglio 2013
Lettera circolare prot. 16746 del 6/11/2019
Lettera circolare prot. 8809 del 17/06/2022
Altre informazioni Quando una porta REI è interna Anche se potrebe sembrare evidente, la differenza tra porta interna e porta esterna è oggetto di un dibattito molto intenso soprattutto nel settore tagliafuoco. La linea attuale è quella più semplice cioè sono porte esterne quelle che separano un ambiente esterno da quello interno. In questo caso, ad esempio, le porte di ingresso di un appartamento in un condominio sono porte interne a meno che la scala sia esterna, come nel caso di una scala di sicurezza esterna con pavimento e/o setti laterali realizzati con materiali combustibili.
In altre parole la porta esterna è definita come la porta inserita nell’involucro di un edificio che separa il clima esterno da quello interno e il cui impiego principale è il passaggio di pedoni.
La porta interna è definita come il prodotto da costruzione progettato e utilizzato per chiudere un’apertura permanente inserita in elementi di separazione interni di un edificio e il cui impiego principale previsto è il passaggio di pedoni.
Si chiede se è possibile installare una porta esterna all'interno dell'edificio. La risposta sembrerebbe affermativa dal momento che la porta esterna deve rispondere a molti più requisiti di una porta interna. Invece sembrerebbe che non sia possibile installare una porta per utilizzo interno sull'involucro esterno dell'edificio.
Normative porta EI interna Le porte esterne sono normate dalla EN 14351-1 (norma armonizzata) mentre le porte interne sono normate dalla EN 13451-2 norma non ancora armonizzata.
Pertanto, le porte esterne sono soggette al Regolamento da Costruzione 305/2011 e quindi alla DoP (dichiarazione di prestazione) e Marcatura CE mentre le porte interne alla procedure nazionali di omologazione (Omologazione del prodotto e Certificato di conformità).
Come è realizzata una porta tagliafuoco Una porta resistente al fuoco è solitamente composta da un’anta con un nucleo resistente al fuoco, ferramenta specifica che include anche un dispositivo chiudiporta, guarnizioni intumescenti (che in caso di incendio, colmano gli spazi necessari alla porta per aprirsi e chiudersi).
Per la tenuta ai fumi, le porte possono essere dotate di guarnizioni di battuta realizzate con mescole di base gommosa e di guarnizioni saliscendi per la battuta inferiore. In ogni caso va rispettata la configurazione che il produttore ha appositamente determinato per raggiungere le performance desiderate e vendute nella specifica fornitura.
Documentazione che deve consegnare il produttore Di seguito si riporta l'elenco della documentazione obbligatoria che il produttore deve fornire unitamente alle porte resistenti al fuoco:
Porte resistenti al fuoco omologate (porte interne):- Copia atto di omologazione in corso di validità;
- Libretto di installazione uso e manutenzione;
- Dichiarazione di Conformità;
- Allegato Grafico;
- Marchio di conformità apposto sul prodotto.
Porte resistenti al fuoco marcate CE (porte esterne):- Certificato di Costanza;
- Dichiarazione di Performance (DoP);
- Marchio CE sul prodotto;
- Libretto di installazione uso e manutenzione.
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Dispositivi di facile apertura
Dispositivi di facile apertura
Documetazione da allegare al DICH PROD:
Se il dispositivo di facile apertura è stato immesso sul mercato dopo il 1/7/2013 data di entrata pienamente in vigore del Regolamento UE n. 305/2011:- dichiarazione di prestazione (D.o.P) ai sensi del Regolamento Prodotti da Costruzione n.305/2011
- Dichiarazione di corretta posa in opera del prodotto redatta dall’installatore.
- copia della dichiarazione di conformità CE ovvero della certificazione di conformità CE e relativa documentazione di accompagnamento
- Dichiarazione di corretta posa in opera del prodotto redatta dall’installatore.
Scarica esempio Dich. Prod. 2018 per un dispositivo di facile apertura immesso sul mercato dopo il 1 luglio 2013
Altre informazioni Normative per dispositivi di facile apertura
Le norme armonizzate relative ai dispositivi di facile apertura sono le seguenti:- UNI EN 1125: Dispositivi per le uscite antipanico azionati mediante una barra orizzontale per l'utilizzo sulle vie di esodo - Requisiti e metodi di prova
- UNI EN 179: Dispositivi per uscite di emergenza azionati mediante maniglia a leva o piastra a spinta per l'utilizzo sulle vie di fuga - Requisiti e metodi di prova
Per le aperture con dispositivo antipanico (UNI EN 1125) non è necessaria la preventiva conoscenza del dispositivo mentre nel secondo caso occorre una conoscenza del dispositivo (UNI EN 179).
Il DM 3 novenbre 2004 "Disposizioni relative all'installazione ed alla manutenzione dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d'incendio», come modificato dal D.M. 6 dicembre 2011 recante «Modifica al decreto 3 novembre 2004 concernente l'installazione e la manutenzione dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d'incendio. Il D.M. 3 novembre 2004 si applica ai dispositivi delle porte installate lungo le vie di esodo nelle attività soggette al controllo rientranti nel campo di applicazione indicato all'art. 1, con esclusione delle attività per le quali si applicano o si intendono applicare le norme tecniche di cui al D.M. 3 agosto 2015 e s.m.i. (cd. Codice di prevenzione incendi).
L'art. 5 del DM 3/11/2004 stabiliva che: "I dispositivi non muniti di marcatura CE, già installati nelle attività di cui all'art. 3 del presente decreto, sono sostituiti a cura del titolare in caso di rottura del dispositivo o sostituzione della porta o modifiche dell'attività che comportino un'alterazione peggiorativa delle vie di esodo o entro otto anni 8 dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
Manutenzione dei dispositivi di facile apertura Innanzitutto le manutenzioni devono essere effettuate seguendo le indicazioni del costruttore che deve fornire apposite istruzioni redatte avendo come punto di riferimento l’allegato C delle norme tecniche UNI EN 179 e UNI EN 1125. Sono proprio queste norme tecniche a stabilire le informazioni minime che devono accompagnare il prodotto.
I controlli di manutenzione ordinaria devono essere effettuati ad intervalli non maggiori di un mese (o del periodo raccomandato dal produttore).
di seguito si elencano i controlli principali da effettuare:- Ispezionare ed azionare il dispositivo di apertura (Maniglione antipanico o Maniglia o Leva a piastra) per assicurarsi che tutti i componenti siano correttamente fissati e in condizioni di funzionamento soddisfacenti.
- Utilizzare un dinamometro per misurare e registrare le forze di azionamento per sganciare il dispositivo di uscita.
- Verificare che non siano stati inseriti dispositivi di bloccaggio aggiuntivi alla porta dopo la sua installazione originale (esempio: catene o lucchetti).
- Verificare che le forze di azionamento non siano cambiate significativamente dalle forze di azionamento registrate al momento dell’installazione originale.
Se i valori rilevati fossero non conformi, quali azioni occorre non solo verificare che tutte le parti meccaniche siano adeguatamente lubrificate e correttamente fissate (assenza di giochi o di interferenze eccessive tra le aste verticali e le controbocchette) ma, soprattutto nel caso di porte esistenti sarà necessario verificare anche che:- la scelta del tipo di dispositivo installato sia stata fatta secondo le indicazioni delle norme UNI EN 179 oppure UNI EN 1125, secondo il caso;
- l’installazione dei dispositivi di apertura sia stata eseguita secondo le indicazioni del costruttore.
Documentazione che deve consegnare il produttore Di seguito si riporta l'elenco della documentazione obbligatoria che il produttore deve fornire unitamente ai dispositivi d facile apertura:- Certificato di Costanza;
- Dichiarazione di Performance (DoP);
- Marchio CE sul prodotto;
- Libretto di installazione uso e manutenzione.