Prevenzione Incendi De Dona
IMPIANTO FOTOVOLTAICO (linea guida nota n. 1324 del 07/02/2012)



Impianto fotovoltaico

Descrizione impianto
Inserire la TENSIONE IN CORRENTE CONTINUA (C.C.) [V] dell'impianto fotovoltaico
Inserire la POTENZA [kW] dell'impianto fotovoltaico
Il tetto è realizzato con materiale e con elementi portanti INCOMBUSTIBILI entrambi di classe di reazione al fuoco 0 secondo DM 26/05/1984 o A1 secondo il DM 10/03/2005 ? SI
Il tetto è realizzato con materiale NON CLASSIFICATO AI FINI DELLA REAZIONE AL FUOCO FROOF sul cui è sovrapposto un strato di materiale di resistenza al fuoco EI 30 incombustibile con classe di reazione al fuoco 0 secondo DM 26/05/1984 o A1 secondo il DM 10/03/2005 (è sufficiente che sia garantità l'incombustibilità di almeno un layer dello strato) ? SI
Il tetto è realizzato con materiale NON CLASSIFICATO AI FINI DELLA REAZIONE AL FUOCO FROOF ? SI
Il tetto è realizzato con materiale CLASSIFICATO AI FINI DELLA REAZIONE AL FUOCO FROOF con gli strati ultimi di copertura (impermeabilizzazione e/o pacchetti isolanti) classificati anch'essi FROOF o F su copertura EI 30 ? SI
Il tetto è realizzato con materiale CLASSIFICATO AI FINI DELLA REAZIONE AL FUOCO BROOF (T2, T3, o T4) ? SI
Il modulo fotovoltaico NON È CLASSIFICATO AI FINI DELLA REAZIONE AL FUOCO ? SI
Il modulo fotovoltaico ha CLASSE 1 DI REAZIONE AL FUOCO O CLASSE EQUIVALENTE ? SI
Il modulo fotovoltaico ha CLASSE 2 DI REAZIONE AL FUOCO O CLASSE EQUIVALENTE ? SI
Nell'attività sottostante, ricadente nell'allegato I del DPR 151/11, sono presenti aree in cui è possibile la formazione di ATMOSFERE ESPLOSIVE ? SI
NO





IMPIANTO FOTOVOLTAICO


SPECIFICA IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Copertura capannone A

L'impianto fotovoltaico verrà realizzato a regola d'arte in conformità alla linea Guida per l'installazione degli impianti fotovoltaici - Edizione Anno 2012 (Nota DCPREV prot n. 1324 del 7 febbraio 2012) e secondo i documenti tecnici emanati dal CEI. Tutti i componenti saranno conformi alle disposizioni comunitarie o nazionali applicabili ed, in particolare, il modulo fotovoltaico sarà conforme alle Norme CEI EN 61730-1 e CEI EN 61730-2.
L'impianto fotovoltaico pur non rientrano fra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, ai sensi del DPR n. 151 del 1 agosto 2011, essendo installato sulla copertura dell'attività soggetta al controllo dei Vigili del fuoco, come riportato negli elaborati grafici, può comportare un aggravio del preesistente livello di rischio di incendio in termini di:
  • interferenza con il sistema di ventilazione dei prodotti della combustione (ostruzione parziale/totale di traslucidi, impedimenti apertura evacuatori);
  • ostacolo alle operazioni di raffreddamento/estinzione di tetti combustibili;
  • rischio di propagazione delle fiamme all'esterno o verso l'interno del fabbricato (presenza di condutture sulla copertura di un fabbricato suddiviso in più compartimenti - modifica della velocità di propagazione di un incendio in un fabbricato mono compartimento).
L'installazione di un impianto fotovoltaico a servizio di un'attività soggetta ai controlli di prevenzione incendi richiede gli adempimenti previsti dal comma 6 dell'art. 4 del D.P.R. n. 151 del 1 agosto 2011. (art. 4 comma 6 DPR 151/11: Fermo restando quanto previsto dall'articolo 3 del presente decreto in caso di modifiche che comportano un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza antincendio, l'obbligo per l'interessato di avviare nuovamente le procedure previste dal presente articolo ricorre quando vi sono modifiche di lavorazione o di strutture, nei casi di nuova destinazione dei locali o di variazioni qualitative e quantitative delle sostanze pericolose esistenti negli stabilimenti o depositi e ogni qualvolta sopraggiunga una modifica delle condizioni di sicurezza precedentemente accertate.) Inoltre, risulta necessario valutare l'eventuale pericolo di elettrocuzione cui può essere esposto l'operatore VV.F. per la presenza di elementi circuitali in tensione. Si evidenzia che ai sensi del D.Lgs 81/2008 dovrà essere garantita l'accessibilità all'impianto per effettuare le relative operazioni di manutenzione e controllo.
Valutazione del rischio incendio
La causa principale d'incendio di un impianto fotovoltaico è in genere legata all’invecchiamento dei materiali dei pannelli fotovoltaici (o moduli) e dei cavi elettrici costituenti l’impianto.
Altre cause d'incendio possono essere individuate in:
  • eccessivo surriscaldamento dei moduli;
  • installazione non corretta dell’impianto;
  • utilizzo di componenti impiantistiche di scarsa qualità;
  • carenza di manutenzione dell’impianto.
Il rischio di incendio può aumentare non solo per gli edifici sui quali vengono installati gli impianti e per le persone che normalmente vivono al loro interno ma anche per tutti i soggetti chiamati ad intervenire nel caso in cui si dovesse sviluppare un incendio.
Siccome l'installazione viene effettuata sulla copertura dell'attività soggetta al controllo ai sensi del DPR 151/11, occorre verificare l'impianto fotovoltaico NON COSTITUISCA UN AGGRAVIO della preesistente condizione di sicurezza, come chiarito dalla nota prot. n. 6334 del 04/05/2012, in termini di:
  1. interferenza con il sistema di ventilazione dei prodotti della combustione (ostruzione parziale/totale di traslucidi, impedimenti apertura evacuatori);
  2. modalità di propagazione dell'incendio in un fabbricato delle fiamme all'esterno o verso l'interno del fabbricato (presenza di condutture sulla copertura di un fabbricato suddiviso in più compartimenti - modifica della velocità di propagazione di un incendio in un fabbricato mono compartimento);
  3. sicurezza degli operatori addetti alla manutenzione;
  4. sicurezza degli addetti alle operazioni di soccorso.
Nel prosieguo vengono indicate per ogni punto le misure di mitigazione del rischio nel rispetto di quanto previsto nella linea guida e la nota di chiarimento richiamate.

1. Interferenza con il sistema di ventilazione dei prodotti della combustione (ostruzione parziale/totale di traslucidi, impedimenti apertura evacuatori)
Il sistema di ventilazione dell'attività sottostante non subirà interferenza a seguito dell'installazione dell'impianto fotovoltaico sulla copertura. In particolare, i moduli fotovoltaici verranno posti ad almeno 1 m di distanza da tutte le aperture di ventilazione e da materiali combustibili della copertura che possono costituire fonte di propagazione di eventuale incendio dei pannelli fotovoltaici all'interno dell'attività.

2. modalità di propagazione dell'incendio in un fabbricato delle fiamme all'esterno o verso l'interno del fabbricato (presenza di condutture sulla copertura di un fabbricato suddiviso in più compartimenti - modifica della velocità di propagazione di un incendio in un fabbricato mono compartimento);

L'installazione sarà eseguita in modo da evitare la propagazione di un incendio dal generatore fotovoltaico al fabbricato nel quale è incorporato, secondo quanto stabilito nell'ALLEGATO B della nota di chiarimento prot. n. 6334 del 04/05/2012 della Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica. In particolarez nel caso in questione verrà adottata la soluzione progettuale prevista nel CASO 1.I pannelli fotovoltaici verranno installati su una copertura incombustibile sorretta da elementi portanti anch'essi incombustibili di Classe 0 secondo il DM 26/06/1984 oppure Classe A1 secondo il DM 10/03/2005.

3. sicurezza degli operatori addetti alla manutenzione;
Nella nota prot. EM 622/867 del 18/02/2011 della Direzione Centrale per la Prevenzione e Sicurezza Tecnica, riguardante le procedure da attuare in caso di intervento in presenza di pannelli fotovoltaici e sicurezza degli operatori vigili del fuoco, sono riportate le indicazioni per consentire agli addetti alla manutenzione di operare in sicurezza.
Il rischio di caduta dall'alto è molto elevato, data la superficie scivolosa del pannello. Pertanto durante gli interventi di manutenzione si dovrà evitare di camminare sui pannelli fotovoltaici. Qualora ciò non fosse possibile, si dovranno adottare tutte le misure necessarie, quali ad esempio predisporre un sistema di aggancio linea vita, per proteggere il lavoratore e prevenire le cadute accidentali dall’alto.
Il rischio principale è quello di natura elettrica, in quanto occorre tenere conto che è impossibile porre fuori tensione i pannelli fotovoltaici in presenza di luce solare. Pertanto, quando si interviene, occorre fare molta attenzione a non rompere o danneggiare i conduttori o le apparecchiature elettriche, avendo cura di considerarle costantemente in tensione.
Gli operatori addetti alla manutenzione dovranno quindi tener conto dei rischi connessi alla gestione dell'impianto fotovoltaico e indossare costantemente tutti i dispositivi di protezione individuale per operare in sicurezza.

4. sicurezza degli addetti alle operazioni di soccorso
Per la sicurezza degli operatori del soccorso, la Direzione Centrale per la Prevenzione e Sicurezza Tecnica, con nota prot. EM 622/867 del 18/02/2011, ha emanato le procedure da attuare in caso d'intervento del personale Vigili del Fuoco, in presenza di pannelli fotovoltaici.
Dalla nota si evince che i principali rischi sono connessi alla caduta dall'alto e alla inalazione di prodotti tossici, nocivi e cancerogeni che si sviluppano a seguito dell'incendio dei pannelli fotovoltaici, oltre al rischio di natura elettrica insito all'impianto stesso. Il personale operativo dei Vigili del Fuoco risulta formato per operare in sicurezza in presenza di impianto fotovoltaico.
Le suddette procedure sono state illustrate anche al personale interno all'attività addetto all'antincendio, che potrà attivarsi in caso d'incendio secondo le procedure previste nel piano di emergenza, in attesa che arrivino le squadre dei Vigili del Fuoco.
Altri adempimenti di progettazione
  • I moduli fotovoltaici e le condutture elettriche saranno posizionati sempre in modo da consentire il corretto funzionamento e la manutenzione di eventuali evacuatori di fumo e di calore (EFC) presenti, nonché tener conto, in base all'analisi del rischio incendio, dell'esistenza di possibili vie di veicolazione di incendi (lucernari, camini, ecc.). In ogni caso i moduli, le condutture, gli inverter, i quadri ed altri eventuali apparati non dovranno essere installati nel raggio di 1 m dagli EFC;
  • In presenza di elementi verticali di compartimentazione antincendio, posti all'interno dell'attività sottostante al piano di appoggio dell'impianto fotovoltaico, i moduli fotovoltaici saranno posizionati ad ameno 1 m dalla proiezione di tali elementi;
  • L'impianto Fotovoltaico sarà provvisto di un dispositivo di comando di emergenza, ubicato in posizione segnalata ed accessibile che determini il sezionamento dell’impianto elettrico all’interno del compartimento/fabbricato nei confronti delle sorgenti di alimentazione, ivi compreso l’impianto fotovoltaico;
  • I componenti dell'impianto fotovoltaico non saranno installati in luoghi sicuri né saranno di intralcio alle vie di esodo;
  • Le strutture portanti, ai fini del soddisfacimento dei livelli di prestazione Resistenza al fuoco previsti per l'opera da costruzione, saranno verificate e documentate tenendo conto delle variate condizioni dei carichi strutturali sulla copertura, dovute alla presenza del generatore fotovoltaico, anche con riferimento al DM 14/01/2008 (Norme tecniche per le costruzioni);
  • Gli elementi pericolosi dell'impianto fotovoltaico in tutti i varchi di accesso e il dispositivo di emergenza saranno evidenziati con la seguente segnaletica:
Documentazione
A termine della realizzazione dell'impianto dovrà essere prodotta la seguente documentazione:
  • dichiarazione di conformità di tutto l'impianto fotovoltaico e non delle singole parti, ai sensi del DM 37/2008, compreso i moduli fotovoltaici;
  • Descrizione del materiale costituente il tetto e le strutture portanti incombustibili in ogni loro parte;
  • Documentazione a firma di tecnico abilitato attestante che il livello di prestazione Resistenza al Fuoco dell'opera da costruzione non è variato, a seguito dell'incremento delle condizioni di carico sulla copertura, dovuto alla presenza del generatore fotovoltaico (moduli fotovoltaici e staffaggio), anche con riferimento al DM 14/01/2008 (Norme tecniche per le costruzioni).








Risultato dell'elaborazione