RETE IDRICA ANTINCENDIO
SPECIFICA RETE IDRICA ANTINCENDIO
Tutta l'attività
La rete idranti è stata progettata e sarà installata e gestita in conformità alla vigente norma UNI 10779 (ver. 2021).
A seguito di valutazione del rischio incendi sono stati individuati il livello di pericolosità, la tipologia di protezione da attuare e le caratteristiche di alimentazione della rete idranti.
Il dimensionamento dell'impianto idrico antincendio è stato effettuato facendo riferimento al prospetto B.1 (
Dimensionamento degli impianti - reti idranti ordinarie) della norma UNI 10779.
Livello di pericolosità |
Tipologie di protezione ed apparecchi considerati contemporaneamente operativi |
Protezione interna3)4)
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Protezione esterna4)5)
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Durata
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1
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2 idranti a muro1) con 120 l/min cadauno e pressione residua non minore di 0,2 Mpa oppure
4 naspi1) con 35 l/min cadauno e pressione residua non minore di 0,2 Mpa
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Generalmente non prevista
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≥ 30 min
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2
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3 idranti a muro1) con 120 l/min cadauno e pressione residua non minore di 0,2 Mpa oppure
4 naspi1) con 60 l/min cadauno e pressione residua non minore di 0,3 Mpa
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4 attacchi1) DN 70 con 300 l/min cadauno e pressione residua non minore di 0,3 Mpa
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≥ 60 min
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3
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4 idranti a muro1) con 120 l/min cadauno e pressione residua non minore di 0,2 Mpa oppure
6 naspi1) con 60 l/min cadauno e pressione residua non minore di 0,3 Mpa
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6 attacchi1)2) DN 70 con 300 l/min cadauno e pressione residua non minore di 0,4 Mpa
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≥ 120 min
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1) Oppure tutti gli apparecchi installati nel compartimento antincendio, o gli attacchi previsti per la protezione esterna, se minori al numero indicato.
2)In presenza di impianti automatici di spegnimento il numero di attacchi di uscita DN 70 può essere limitato a 4 e la durata a 90 min.
3) Per compartimenti antincendio maggiori di 4000 m2 ed in assenza di protezione esterna, il numero di idranti o naspi contemporaneamente operativi deve essere doppio rispetto a quello indicato.
4)Le prestazioni idrauliche richieste si riferiscono a ciascun apparecchio in funzionamento contemporaneo con il numero di apparecchi previsti nel prospetto. Si deve considerare il contemporaneo funzionamento solo di una tipologia di protezione (interna o esterna).
5) Nelle attività con livello di pericolosità 2 o 3, per le quali non sia prevista la realizzazione della protezione esterna, si deve comunque installare, in posizione accessibile e sicura, almeno un idrante soprassuolo o sottosuolo, conforme rispettivamente alle norme UNI EN 14384 e UNI 14339, atto al rifornimento dei mezzi di soccorso dei vigili del fuoco. Ciascun idrante deve assicurare un'erogazione minima di 300 l/min per almeno 60 minuti e deve essere collegato alla rete (acquedotto) pubblica o privata o, in subordine, derivato dalla stessa rete idranti, prevedendo il contemporaneo funzionamento con la protezione interna.
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In relazione alle caratteristiche dei materiali presenti nel compartimento è stato previsto
un livello
2 di pericolosità ai sensi della norma UNI 10779.
Per la protezione interna è stata prevista l'installazione di
4 Naspi DN 60 che verranno distribuiti per l'intero compartimento, come riportato negli elaborati grafici,
verificando che ogni punto dell'area protetta disti al massimo 20 m dal naspo.
Ai fini della verifica di raggiungibilità di ogni punto dell'area protetta, per i naspi verrà installata una tubazione semirigida di lunghezza non maggiore di 30 m, verificando,
con la regola del filo teso, che lo stendimento della tubazione non sia intralciata dalla presenza di ostacoli.
Nelle seguenti tabelle si riportano le caratteristiche idrauliche dell'impianto idrico antincendio:
CARATTERISTICHE GENERALI
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Livello di pericolosità
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Durata minima funzionamento [min]
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2 |
60 |
PROTEZIONE INTERNA
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Tipo apparecchio
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Numero minimo apparecchi operativi [1]
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Portata [l/min]
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Pressione [Mpa]
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Numero apparecchi installati
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Naspo DN 60 |
4 |
60 |
0.3 |
4 |
[1] La norma prevede che la progettazione e verifica dell'impianto debba essere effettuata sul numero di apparecchi effettivamente installati se risultano inferiori a 4. In questo caso sono stati considerati operativi n. 4 apparecchi. |
La rete idrica antincendio, come rappresentata negli elaborati grafici, sarà realizzata con tubazione in polietilene ad alta densità nei tratti interrati mentre nei tratti fuori terra sarà prevista una tubazione in acciaio. Il collettore principale avrà caratteristiche PE100 con diametro nominale DN 100. I tratti di collegamento con gli apparecchi della protezione interna saranno realizzati con tubazioni in acciaio avente diametro nominale DN 50.
In prossimità dell'ultimo apparecchio di erogazione di ogni diramazione aperta dove è prevista l'installazione di 2 o più apparecchi di erogazione verrà installato il manometro di prova. Pertanto, all'estremità di dette tubazioni sarà previsto un attacco per manometro completo di valvola porta manometro, al fine di poter misurare la pressione residua.
All'ingresso dell'attività verrà installato il gruppo di mandata per autopompa, in luogo protetto da urti, danni meccanici e dal gelo ed in posizione tale da agevolare l'avvicinamento dell'autopompa dei Vigili del fuoco in modo sicuro anche durante l'incendio.
L'attacco di mandata per autopompa sarà segnalato con apposita cartellonistica riportante la dicitura:
ATTACCO DI MANDATA PER AUTOPOMPA
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Pressione massima 1,2 Mpa
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RETE IDRANTI ANTINCENDIO AREA PROTETTA
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Non avendo previsto la protezione esterna per il livello di pericolosità 2, con riferimento a quanto richiesto dalla nota 5 del prospetto B.1 della norma UNI 10779, sarà previsto almeno un idrante UNI 70, in grado di garantire un'erogazione minima di 300 l/min per almeno 60 minuti, posto in posizione accessibile e sicura, per il rifornimento dei mezzi dei Vigili del fuoco.
Saranno previsti numero 1 UNI 70 per il rifornimento dei mezzi VV.F., il cui funzionamento sarà in contemporanea con gli apparecchi della protezione interna.
Alimentazione idrica
L'alimentazione della rete idrica antincendio verrà effettuata in conformità alla norma UNI 12845.
É stato previsto, in relazione al rischio incendio dell'attività, un'alimentazione di tipo singolo. Tale alimentazione sarà fornita da un gruppo di pompaggio alimentato con linea elettrica preferenziale, che attinge in una riserva idrica.Le dimensioni della riserva idrica sono state calcolate come segue:
Volume riserva idrica=N • Q • t
con:
N = numero idranti operativi;
Q = portata minima richiesta all'idrante idraulicamente più sfavorito;
t = durata di funzionamento dell'impianto previsto dalla norma.
Considerato che è stato previsto un livello di pericolosità pari a 2 senza protezione esterna, occorre aggiungre una riserva idrica necessaria per il rifornimento degli automezzi VV.F., come previsto nella nota 5 del prospetto B.1 della norma UNI 10779.
Volume riserva idrica =(4 • 60 • 60) = 14400 [lt] = 15 m3.
Alla suddetta riserva idrica occorre aggiungere l'accumulo per il rifornimento degli automezzi non avendo previsto la protezione esterna.
Riserva rifornimento automezzi = 60 • 300 • 1 = 18000 [lt] = 18 m3.
Vasca di accumulo complessiva = (15 + 18) • 1.10 = 36.3 m3.
É stato previsto anche un incremento del volume della riserva idrica del 10% per tener conto della maggiore portata degli apparecchi erogatori posti nelle vicinanze del gruppo di pompaggio e della presenza della valvola di fondo all'interno della vasca che non consente di prelevare tutto il quantitativo di acqua presente.
Il gruppo di pompaggio verrà posizionati all'interno di un locale dotato di resistenza al fuoco non minore di R60, realizzato in conformità alla norma UNI 11292.